La folla disperata inveisce contro il conte Dracula, che cerca di fuggire col TFR degli Italiani sotto il colbacco; dalla folla si leva un grido, forte, che copre tutte le voci: "Addavenì baffone!"
Una voce fuori campo, come dall'alto, soprannaturale, risponde "Addavenì? E' già qui!".
In sottofondo, eppoi sempre più distinte, echeggiano le note dell'Internazionale; la folla si volge stupita in direzione del suono, si fa silenzio e appare Babbo Natale:
Ha la faccia di Stalin! sorridente, con un bel panettone tra le mani, una confezione dorata con la stella rossa e falce e martello; sollevando il panettone verso la folla proclama "panettone baffone, il panettone degli italiani!"
La folla va in estasi e Stalin, sempre brandendo il panettone baffone, avanza al centro della piazza: le note dell'Internazionale si fanno impetuose, il conte Dracula cerca di dileguarsi, ma è travolto dal popolo che avanza in un tripudio di bandiere rosse.
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